Ogni anno finite le ferie o comunque alla ripartenza delle scuole tutti noi genitori pensiamo a quale attività sportiva nostro figlio potrebbe essere portato oppure quale piacerà di più… In questo articolo riassumo 10 tipici errori che molti genitori commettono (in buona fede) e che possono portare a sbagliare questa scelta importante.
1. La tua attività preferita non è necessariamente quella preferita di tuo figlio
Troppe volte assistiamo al papà o alla mamma che da appassionato o da praticante vuole a tutti i costi far seguire le proprie orme ai figli. Questo non è sbagliato in senso assoluto, ma deve essere una scelta condivisa.
2. Un’ora di sport a settimana 8 mesi all’anno non è sufficiente per poter dire che tuo figlio fa sport
Un’attività sportiva che si possa definire tale deve portare a dei miglioramenti a 360° nel bambino, per questo 1 ora a settimana non è sufficiente, considerando le vacanze, le gite scolastiche, eventuali impegni e qualche giorno di mal di pancia……3 allenamenti a settimana dovrebbero sempre essere praticati. Certo, gli impegni scolastici portano via molto tempo, ma è questione di organizzazione.
3. La scelta dello sport non deve essere in base alla comodità nella logistica e negli orari
Portare il proprio figlio nel campetto o nella palestra sotto casa fa comodo a tutti, ma questo non è il criterio con cui scegliere lo sport di tuo figlio. La distanza e il tempo influenzano sicuramente le scelte, come pure l’aiuto o meno di zii, nonni e amici….ma al centro mettete il bene di vostro figlio!
4. Le attività più di moda non sono fondamentalmente le migliori
Assistiamo a volte a genitori che portano i propri figli nella palestra più di tendenza o spingono la propria figlia verso la pratica di sport famosi….ricordiamoci che dobbiamo trovare il miglior compromesso fra cosa piace, cosa fa bene e cosa riesco a far fare…..la moda in tutto questo non c’entra.
5. Specializzare il proprio figlio in un’unica attività sportiva.
Questo è uno degli errori più grandi. Per il futuro del bambino è bene fargli vivere più esperienze motorie, questo per garantire un corretto e completo sviluppo fisico e coordinativo
6. Lasciare la scelta solo a tuo figlio
L’opinione del proprio figlio è importante, ma la scelta va condivisa e ragionata, perché lo sport scelto potrebbe risultare inadatto alle caratteristiche di vostro figlio ma semplicemente scelto perché il preferito dei suoi amici … Provate a pensare se vostro figlio un po’ sovrappeso vuole fare una disciplina come la ginnastica artistica, dove il rapporto forza peso è fondamentale. Sicuramente si troverà in difficoltà ed in un ambiente non idoneo alla sua fisicità.
7. Scegliere la società sportiva in base ai numeri o alla notorietà.
Per prima cosa valutate chi sarà l’allenatore di vostro figlio e quanti bambini dovrà allenare perché troppo spesso i più piccoli vengono affidati ai meno esperti. Ricordate sempre che la scelta dell’attività va fatta verificando parallelamente chi sarà la figura di riferimento durante gli allenamenti: competenze, didattica, simpatia, professionalità, esperienza…
8. Valutare in base a falsi miti o proprie credenze
Ad oggi sono molte le idee sbagliate che ci possono influenzare nella scelta dello sport, affidarsi ad un professionista è la cosa migliore per evitare di commettere questo errore molto diffuso
9. Non pensare allo sviluppo motorio e fisico del bambino e quindi agire senza pensare al suo futuro
Ricorda che per il bene di tuo figlio quello che imparerà nei primi 10 anni di vita e come allenerà il suo corpo influenzeranno il suo sviluppo futuro. Costruisci quindi delle solide fondamenta attraverso sport complementari fra loro e in equilibrio su tutto il corpo
10. Cambiare ogni anno sport oppure ogni qualvolta ci sia un po’ di resistenza
Questo non è semplice da comprendere, perché da una parte c’è la necessità di far sperimentare schemi motori diversi, dall’altra insegnare che presa una via occorre portarla avanti. Infatti è importante scegliere società sportive con programmi tecnici e staff adeguati, far sperimentare più sport, ma trovato il preferito provare a coltivarlo e portarlo avanti negli anni, main parallelo completare il tutto con sport complementari diversi.
Fare il genitore è un mestiere difficile, come difficile è la scelta sportiva per il proprio figlio. Dedicate tempo, informatevi, mettetevi in contatto con gli allenatori e non abbiate fretta!!!
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Autore
Luca Dutto
Classe 1981, papà di Arianna e Vittoria, laureato in Scienze Motorie e sportive, istruttore di Karate, esperto di allenamento di bambini e ragazzi, ideatore del metodo ECross Kids, formatore internazionale.
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